Arte e Cultura
I Conventi
Monastero di Santa Giulia a Brescia
Il monastero, Museo della Città, sorge nel cuore dell’area archeologica romana e testimonia la storia della città attraverso resti e reperti di epoca preistorica, romana, altomedievale e rinascimentale. Unico in Italia e in Europa per concezione espositiva e per sede, il Museo della Città consente un viaggio attraverso la storia, l’arte e la spiritualità di Brescia, dall’ età preistorica ad oggi, in un’ area espositiva di circa 14.000 metri quadrati. Monastero femminile di regola benedettina, fatto erigere dall’ultimo re longobardo Desiderio e dalla moglie Ansa nel 753, il complesso di San Salvatore e Santa Giulia ricoprì un ruolo di primo piano - religioso, politico ed economico - anche dopo la sconfitta inferta ai Longobardi da Carlo Magno. Il complesso monastico, intreccio visibile di epoche diverse, fu edificato su un’ area già occupata in età romana da importanti “domus ”, oggi musealizzate; comprende, inoltre, la basilica longobarda di San Salvatore, l’oratorio romanico di Santa Maria in Solario, il Coro delle Monache, la cinquecentesca chiesa di Santa Giulia e i chiostri. È lo straordinario contenitore di oltre 11.000 pezzi: reperti celtici come elmi e falere, ritratti e bronzi romani, testimonianze longobarde, corredi funerari, affreschi, collezioni d’arte applicata e manufatti dal Medioevo al XVIII secolo, tra i quali la grande statua bronzea della Vittoria Alata, proveniente dal Capitolium, ancora oggi simbolo della città.
Complesso conventuale di Santa Maria degli Angeli a Gardone Val Trompia
L’ odierno complesso di Santa Maria degli Angeli si è configurato partendo dal nucleo originario fondato da San Bernardino da Siena nella prima metà del ‘400. I frati francescani dell’ordine dei Minori Osservanti vi operarono fino al 1803. L’ intero edificio venne dichiarato Monumento Nazionale nel 1947. La Basilica di Santa Maria degli Angeli è di particolare interesse per le sue testimonianze artistiche, tra cui l’affresco, nella volta dell’abside, della Madonna degli Angeli, attribuita a Vincenzo Foppa e recentemente a Paolo da Cailina il Giovane. Del polittico di Alessandro Bonvicino, detto il Moretto - dipinto attorno al 1530, smembrato e disperso in epoca napoleonica fra i musei di Brera a Milano e il Louvre di Parigi - si sono conservati la preziosa ancona rinascimentale attribuita a Clemente Zamara e i celebri angeli in volo ora custoditi in parrocchia.
Convento di San Faustino a Brescia
Il complesso, antica sede di un monastero benedettino, fu fondato dal Vescovo Ramperto nel 841; oggi è sede della Facoltà di Economia dell’Università di Brescia. Il primo chiostro, detto “della campanella”, presenta antiche arcate su colonne ioniche, di gusto rinascimentale. Il chiostro più ampio, dal loggiato di forma quadrata, è caratterizzato da arcate a tutto sesto con colonne toscane a coppie, sormontate da timpani in cotto. Lungo il loggiato orientale erano disposte le maggiori sale del complesso: la sacrestia, la spezieria, la sala del capitolo, il refettorio, la farmacia - affrescata dal Gambara nel 1558-59. Adiacente al convento, sorge l’ imponente Basilica dei Santi Faustino e Giovita, patroni della città. La pianta della chiesa è a tre navate, divise da archi a pieno centro poggianti su colonne binate, la volta centrale è a botte. L’ interno è interamente affrescato da dipinti della scuola bresciana del XVII secolo. Nel 1743 un incendio distrusse gli affreschi del presbiterio, splendidamente riaffrescato (1745-1755) dal Tiepolo. Sull’altare maggiore è posta la barocca arca di marmo in cui sono riposte le reliquie dei Santi Faustino e Giovita, opera dello scultore Giovanni Carra.